Piante

Piante officinali: cosa sono, quali e come si usano

Piante officinali

Sono sicuro che vi sarà capitato di sentire parlare delle piante officinali. Questa definizione viene usata molto spesso quando ci riferiamo ad esempio alla calendula oppure alla rosa canina o alla valeriana. Questo solo per citarne alcune. Le piante officinali possono essere impiegate nella produzione di sostanze medicinali sia perché contengono dei principi attivi molto utili (in quel caso sono anche dette piante medicinali) o perché, grazie al loro aroma tendono a rendere più gradevoli le medicine e questo perché ne vanno ad aggiustare il sapore. Sotto l’ombrello della denominazione delle piante officinali ci sono infatti le piante da profumo e medicinali.

Il nome officinali deriva dalle officine farmaceutiche che sono dei veri laboratori in cui si lavoravano le erbe ed i medicinali proprio grazie alle loro caratteristiche che le facevano venire impiegate nell’ambito della farmacopea. È una tradizione molto lunga e che varia da paese a paese quella delle piante officinali e non è quindi strano se nell’elenco completo delle piante officinali in Italia ne compaiono alcune che sono invece del tutto assenti in quelle di altri paesi.

A molti può sembrare davvero molto strano che alle piante sia data ancora oggi tanta attenzione ma, pensiamo al fatto che queste erano le uniche fonti di rimedi e di possibili cure naturali contro le malattie e da essi spesso si ricavavano dei decotti, tisane o anche altre soluzioni. Altri utilizzi aggiuntivi sono la tintura madre e gli oli essenziali.

Coltivazione delle Piante officinali

Per coltivarle in casa non avremo bisogno di un grande apprezzamento di terra e sarà sufficiente un piccolo orto o anche un balcone può andare bene dato che molte di esse possono essere fatte crescere anche in vaso. Non esiste un modo unico per coltivarle perché ciascuna di esse, come le piante da frutto, le verdure e gli ortaggi, ha le proprie caratteristiche ed ha anche un ciclo ben specifico per quel che riguarda la semina ed il raccolto. La coltivazione più grande la troviamo primariamente in Francia, che è il paese leader di questo settore. In alcune aree crescono anche in maniera spontanea ma vi sconsigliamo di raccoglierle in aree che siano particolarmente esposte all’inquinamento. Solitamente una volta coltivate le si raccoglie e le si fa essiccare rendendo il loro effetto sarà più potente, nonostante in molti casi potremo anche utilizzarne fresche.

Piante Officinali e Medicinali

Le piante medicinali sono piante officinali, in alcuni casi infatti il principio attivo contenuto nelle piante in questione viene utilizzato per la preparazione di medicine. È stata proprio l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a definire esattamente cosa si intende per piante medicinali, ovvero piante che contengono in uno o più organi, sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o preventivi o che sono precursori di emisintesi chemiofarmaceutiche. In base alla pianta che è stata scelta il principio attivo può risiedere in un diverso punto della pianta, come ad esempio il gambo o la corteccia, oppure nel fiore o nei piccoli frutti e a volte anche nelle radici. Di solito è la parte dove risiede il principio attivo ad essere utilizzata nei medicinali oppure per farne tisane, decotti o tinture.

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