Piante

Come curare le piante in casa in estate: alcuni consigli utili

Chi ha il pollice verde sa perfettamente che prendersi cura delle piante è un hobby che va mantenuto per tutto l’anno. Durante la stagione estiva, però, non è così semplice fare in modo che le piante che si trovano all’interno della propria abitazione possa conservarsi nel migliore dei modi. Sono due le problematiche che occorrono più di frequente: da una parte ci sono le vacanze estive, che ci allontanano da casa anche per qualche settimana, dall’altra l’afa e le temperature elevate, che possono creare diversi disagi alle piante.

Seguire una guida estiva per le piante in casa potrebbe essere davvero la cosa giusta da fare.

Conservarle raggruppate aiuta

Un primo consiglio che si può seguire per fare in modo che le piante che vengono conservate in casa non risentano troppo del grande caldo è certamente quello di tenerle raggruppate.

Si tratta di una tattica decisamente interessante, che vale ancora di più durante la stagione estiva. Perché può tornare utile questa mossa?

Semplicemente per via del fatto che le piante, raggruppate insieme, sono in grado di sfruttare l’umidità reciproca e possono darsi una mano a vicenda. Con le alte temperature e la calura estiva, le piante devono affrontare un incremento di traspirazione e, per questo motivo, l’acqua che ogni giorno viene data loro, viene dispersa molto più rapidamente. D’altro canto, se invece le piante vanno collocate tutte raggruppate, ecco che il vapore acqueo si trasforma in un vantaggio prezioso per ognuna di loro.

Meglio evitare l’acqua fredda

Per bagnare le piante, la cosa migliore da fare è quella di utilizzare l’acqua, a patto che sia a temperatura ambiente. Probabilmente la soluzione più adatta è di innaffiare durante le ore serali durante la stagione estiva, nel momento in cui la terra ha già diffuso il calore di tutta la giornata. Così facendo, ecco che le piante possono sfruttare tutte le ore della notte per potersi reidratare sufficientemente.

Incrementare l’umidità dell’ambiente

Tra le soluzioni più casalinghe, ma anche più efficaci, troviamo sicuramente la tattica di usare il piattino d’argilla.

Non sapete di cosa si tratta?

Niente paura, dal momento che si tratta molto semplicemente di riempire delle vaschette con dell’acqua oppure dei sottovasi con l’argilla. Stiamo parlando di una mossa che torna decisamente utile per incrementare l’autonomia delle piante, a maggior ragione per quelle che tendono a seccarsi con maggiore velocità, come nel caso delle Calathee. Può tornare decisamente utile anche effettuare un po’ di volte in più la nebulizzazione oppure collocare un umidificatore nei pressi delle piante che vengono ritenute maggiormente delicate.

Cosa fare quando si parte per le ferie

È chiaro che serve essere organizzati e non fare tutto all’ultimo secondo. Si tratta di una regola che vale la pena seguire anche in riferimento al sistema di irrigazione.

Nel caso in cui siate convinti di puntare sulle bottiglie rovesciate, pensate di fare un test di qualche settimana, giusto per comprendere meglio quanto è in grado di durare la riserva, ovvero a quale ritmo le piante riescono ad assorbire l’acqua.

Usare del terriccio con riserve

Nel corso degli ultimi tempi c’è una soluzione che si sta diffondendo sempre di più, ovvero l’uso di un particolare terriccio, al cui interno sono collocati dei cristalli che sono in grado di conservare un quantitativo imponente di acqua, nonostante riescano a mantenersi sempre con un ottimo drenaggio e areati alla perfezione.

Si tratta di un’acqua, che viene proposta sotto forma di gel, che rimane nella disponibilità della pianta, per poi cominciare con un lento e progressivo rilascio fino alle radici.

Come si può facilmente intuire, stiamo facendo riferimento a una soluzione utile per tutte quelle piante che hanno maggiore bisogno d’acqua, ovvero quelle che finiscono in stress da mancanza d’acqua più velocemente.

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