Fiori

Coltivare le rose in giardino: i consigli utili

Coltivare rose in giardino

La rosa rappresenta il fiore per eccellenza, simbolo di bellezza e perfezione.

Considerata da sempre espressione di passione e profondo amore, viene utilizzata da molte culture mondiali come dono e/o come ornamento per varie ricorrenze.

Originaria dell’Europa e dell’Asia, è appartenente alla famiglia delle Rosacee con 150 specie delle quali trenta quelle italiane, tra le più conosciute ricordiamo la Canina, la Glauca e la Gallica.

Coltivazione della Rosa

La rosa è riconosciuta senza dubbio come tra i fiori più belli e profumati per colorare giardini ma anche balconi. Non è un caso, quindi, che questi fiori sono scelti dalla maggior parte degli amanti del giardinaggio che ne apprezzano anche la loro risaputa resistenza.

In grado di sopportare anche le basse temperature e gli sbalzi climatici, con le giuste attenzioni e cure delicate regaleranno una fioritura generosa. Seguire piccole regole essenziali aiuterà a ottenere apprezzabili risultati. Vediamone alcuni:

  • la coltivazione deve essere effettuata nel periodo di riposo delle piante (ottobre e novembre per le zone soggette a un clima freddo, gennaio e febbraio per le località da condizioni meteorologiche miti); fatevi aiutare dal vostro vivaio di fiducia per la scelta delle varietà.
  • Il terreno è la base solida di una buona coltivazione, non basta acquistarlo pochi giorni prima della messa in dimora, bisogna prepararlo in largo anticipo, mischiando quattro parti di letame e una parte di torba (materiale organico non decomposto completamente) e concimarlo in primavera se la coltura deve avvenire in autunno.
  • Molto sensibile è l’esposizione alla luce che questi fiori richiedono, solitamente preferiscono zone soleggiate per alcune ore, da scegliere bene quindi la posizione della piantagione, che può anche variare in base al tipo di rosa.
  • Altro passaggio importante è la cura delle radici prima dell’innesto. Sarà importante liberare le radici con un taglio netto dalle estremità danneggiate e lasciarle respirare per qualche ora magari immerse in un recipiente di acqua fresca; dopo poche ore sarà possibile procedere all’interramento rispettando la profondità (almeno mezzo metro); annaffiare subito.

Come annaffiare le rose

L’annaffiatura deve avvenire al mattino in primavera e nelle ore serali in estate, con regolarità per evitare stress idrici causati dall’eccessiva umidità o al contrario dalla troppa siccità.

La quantità, abbondante più che frequente, dipende molto dalle condizioni climatiche e dal tipo di terreno, solitamente ogni 10/15 giorni facendo attenzione a non bagnare i fiori e le foglie per evitare l’insorgenza di muffe e funghi.

Parassiti e funghi: come proteggere le rose

Nonostante non sia difficile coltivare rose, bisogna prestare particolare attenzione alle infestazioni da funghi che spesso attaccano e indeboliscono le piante. Bisogna essere tempestivi e agire in fretta, prima che si diffondano al resto del giardino. Le infezioni micotiche spesso sono microscopiche e non visibili a occhio nudo, si manifestano solitamente con macchie diverse, a seconda del tipo di fungo, sulle foglie che appaiono mangiucchiate.

Per combattere le infestazioni dei parassiti, è necessario togliere tutte le foglie malate e, se l’infezione è ampia, tagliare l’intero ramo colpito. Tranquilli, in breve tempo ne nasceranno altri nuovi e sicuramente sani. L’alternativa è l’uso dell’acqua ramata, inserirla in uno spruzzino e distribuire il contenuto sulle foglie infestate e anche nel terreno, una volta la settimana almeno per un mese, per poi passare a cadenza mensile finché non vedrete le macchie scomparire e rinvigorire gli arbusti.

Come potare le rose

Dopo la piantumazione della rosa è necessario procedere alla rincalzatura, che consiste nel proteggere la pianta dagli sbalzi climatici, creando delle collinette di terreno al piede di piante in accrescimento per favorire la fuoriuscita di nuove radici.

Ulteriore aspetto fondamentale per coltivare rose bellissime è la potatura che serve a contenere la crescita della pianta, a eliminare il seccume e a favorire la fioritura. Solitamente si procede alla potatura quando la pianta è a riposo, tenendo conto dello stato generale del vegetale; più una pianta è debole meno si pota, per consentire una produzione più robusta di steli, in questo modo la crescita della pianta sarà più vigorosa.

Come raccogliere le rose

Saper cogliere i fiori è uno dei trucchi per riuscire a mantenere la pianta sempre fiorita, ma bisogna saperlo fare onde evitare di rovinare gli arbusti.

L‘orario migliore per raccogliere le rose è il primo pomeriggio tra le 15 e le 17, momento in cui il processo della funzione clorofilliana è più elevato, munirsi di cesoie, guanti, acqua distillata e battericidi. Il taglio non può essere eseguito con una semplice forbice che rovinerebbe l’arbusto della pianta, è necessario usare una cesoia la quale riesce a recidere in maniera netta e obliqua, favorendo una perfetta ricrescita.

Utilizzate sempre i guanti da giardinaggio per evitare punture di spine e contaminazioni da eventuali parassiti e procedete a un taglio obliquo netto un centimetro sotto la zona in cui ci sono le foglie e le spine, evitando di recidere i boccioli troppo piccoli.

Appena colte, le rose devono essere subito immerse in acqua fresca distillata, (quella del rubinetto, troppo calcarea, non è idonea), per farle durare più a lungo; aggiungete dei battericidi e un po’ zucchero, per salvaguardare la salute dei fiori raccolti e favorire un maggiore nutrimento.

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