Giardino

I lavori di giardinaggio da fare in primavera

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Dalla metà di marzo fino ad aprile, è, infatti, consigliabile iniziare ad operare in modo ordinato all’interno del proprio giardino, affinché avvenga una fioritura serenamente, quando sarà il momento.

In questo articolo spiegheremo quali sono le operazioni da compiere nel periodo immediatamente precedente e durante la primavera, così da agevolare eventuali tabelle di esecuzione e aiutare chiunque ne sia interessato.

Primo passo: pulizia

La prima operazione da eseguire riguarda la pulizia del proprio giardino: eliminare residui presenti sul prato o sul terreno, diviene importante per preservarne l’integrità sin dal primo momento.

Occorre, inoltre, estirpare alle radici le piante infestanti prima che esse fioriscano, in modo che non possano spargere le loro sementi e proliferare in modo incontrollato in giardino.

Per compiere queste azioni, bisognerà armarsi di forbici, guanti e rastrello e applicare una semplice tecnica: è opportuno che il terreno alla base degli arbusti da proteggere, sia adeguatamente zappettato, così da avere facilità nella rimozione delle piante infestanti. Nella parte immediatamente successiva, a conclusione del procedimento, è consigliabile spargere del concime granulare nel terreno che è stato sgomberato, poiché, al risveglio primaverile, gli arbusti indicati avranno necessità di nutrimento facilmente reperibile. Sul web, potete trovare tantissimi siti, su cui acquistare il concime granulare o liquido, come ad esempio gogoverde.it.

Per mezzo delle forbici, si potranno invece rimuovere agevolmente le foglie lacerate, bruciate o affette da funghi presenti sulla pianta, poiché, nel momento in cui il caldo aumenta, potrebbero moltiplicarsi e danneggiare seriamente l’arbusto.

Anche per la pulizia delle aiuole perenni, occorre seguire le indicazioni che eliminino i resti dell’anno precedente, facendo, quindi, spazio ai nuovi nati.

Dopo tutte queste operazioni di manutenzione annuale ordinaria, il terreno va preparato aggiungendovi humus fresco.

Secondo passo: potatura

L’arte della potatura è un insieme di conoscenze teoriche ed empiriche che un bravo operatore del settore o un amante del giardinaggio deve possedere: la prima regola è che non tutte le piante hanno gli stessi tempi e le stesse modalità di potatura.

In parole semplici: vi sono delle piante che fioriscono utilizzando i rami cresciuti nell’anno precedente, mentre vi sono altri che hanno necessariamente bisogno di fiorire sui rami nuovi e nati di recente.
In base a questo principio, bisogna quindi conoscere la tipologia delle piante su cui si possono effettuare potature più estreme e vigorose, e quelle su cui occorre semplicemente accorciare vecchi rami.

Nel caso specifico delle rose, ad esempio, esse crescono sempre e solo su rami nuovi, quindi la potatura sarà determinante affinché i rami nuovi possano espandersi e dare vita alla fioritura.

Esistono però altre piante come gli alberi di giuda, ad esempio, che manifestano vita sui rami più vecchi ed in questo caso non si può far altro se non praticamente un minimo accorciamento di quelli più lunghi.

Nel caso in cui non si conoscano perfettamente i periodi di fioritura di ciascuna delle piante presenti all’interno del giardino, si può optare per una potatura dopo il periodo di fuoriuscita dei fiori, così da comprendere meglio le dinamiche che gestiscono le modalità.

Le accortezze dell’orto

Anche per l’orto, occorre prestare maggiore attenzione ai lavori indicati per il cambio di temperature: il primo passo da fare è quello di controllare e rimuovere eventuali piante infestanti che possono aver dimorato nell’orto durante l’inverno e poi operare sul terreno mischiando uno strato di humus a quello già presente.

Deve seguire una rimozione delle piante a fioritura invernale, almeno che non siano state piantate tardivamente.

Lo spargimento delle nuove sementi deve avvenire in modo classico: dopo aver accuratamente mescolato il substrato presente ad uno concimato e nuovo, si può attingere dal ricavato piantando le sementi in contenitori (così che siano protetti) e trapiantarli quando la temperatura minima raggiungerà almeno i 10 gradi centigradi.

Ultimo passo: trattamenti

Durante l’inverno funghi e batteri di ogni tipo hanno trovato alloggio sulle piante e, se il caldo scoppia senza che vi si intervenga, proliferano fino a distruggere o danneggiare la pianta in modo gravoso. Per questa ragione non esiste miglior periodo per i trattamenti antiparassitari ed antifungini opportuni: che si tratti di miscugli a base di rame e zolfo, oppure di olio minerale, la loro somministrazione è ammessa anche nelle piantagioni biologiche e va accertata.

A questo punto si può dire di essere pronti per la fioritura!

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